STAGE ATALANTA

10.07.2010 14:00

Da Campioni.cn del 10/07/2010

Divertimento, qualità ed educazione questi sono i tre "moschettieri" protagonisti dell'Atalanta Football Village.Tre, come la terna degli allenatori provenienti direttamente del settore giovanile dell'Atalante B.C. che sono stati impegnati dal 5 al 9 luglio nella loro prima esperienza a Borgo San Dalmazzo , a casa della società Pedona Calcio. Senza dubbio il primo obbiettivo di questi Footballl Village è che i ragazzi si divertano, il secondo, ma non meno importante, è di tipo educativo: stare insieme, rispettare le regole ed imparare a diventare prima che giocatori delle persone corrette. 

Un successo il primo esperimento del City Camp (così si chiama la formula non residenziale) a Borgo, 60 iscritti in una sola settimana e tanto entusiasmo e disponibilità sia da parte delle famiglie che della dirigenza del Pedona che tanto ha dato e sta dando per questo "gemellaggio". 
Il nostro primo ringraziamento e i complimenti per l'organizzazione e l'impegno nel perseguire questa strada vanno al Pedona e al responsabile del settore giovanile Roberto Basso". dice Mauro Fumagalli tecnico degli esordienti Atalanta. 
“Qui abbiamo trovato un ambiente davvero familiare, un po' come il nostro a Bergamo - continua Lucio Bove tecnico dei pulcini - che punta moltissimo sul settore giovanile”. 
Con loro anche Andrea Paravisi della Scuola Calcio atalantina in questa settimana anche preparatore dei portieri. 

L’obbiettivo di questi Camp, non lo nascondono, oltre che di offrire un bagaglio tecnico ai ragazzi è anche quello di ricercare giovani talenti: "Non è lo scopo primario, ma è ovvio che avendo la possibilità di guardarci intorno in una fascia territoriale più vasta e avendo contatti con altre società è più facile per noi trovare giovani meritevoli da seguire e chissà magari un giorno da portare a Bergamo, come del resto è già successo” 
Il fiore all’occhiello dell’Atalanta, si sa, è proprio il settore giovanile che è ai primi posti in Europa. Sono infatti ben 122 i giocatori professionisti proveniente dal settore giovanile dell'Atalanta che hanno militato nella stagione passata nei campionati di serie A,B e C. 

Quattordici anni di esperienza messi in campo per questa "avventura sportiva" estiva targata Atalanta che approda per la prima volta in Granda grazie anche all’affiliazione con la società borgarina "Per dimostrare la qualità del nostro lavoro - continuano i tecnici atalantini -facciamo fare ai ragazzi un test di ingresso e un test di uscita in modo che si rendano davvero conto che l'impegno, la qualità e la costanza del lavoro da sempre risultati" 

E se un ragazzino sembra interessante? "Innanzi tutto è necessario educare i genitori a non pensare che il loro figlio sia un fenomeno e a non illudersi e di conseguenza illuderlo che diventerà un campioni di serie A - precisano - poi fino a 14 anni viene da noi seguito nella società di appartenenza anche grazie alla collaborazione dei tecnici locali che ci tengono costantemente aggiornati . Il passo successivo, se il ragazzo viene da noi selezionato, è quello di trasferirlo a Bergamo, di farlo studiare e giocare a calcio inserendolo in una struttura chiamata Casa del Giovane, appositamente costituita per accogliere questi ragazzi sempre seguiti da una psicopedagoga" 
Di fondamentale importanza, ci tengono a sottolineare gli allenatori, è il rendimento scolastico, della serie: "se non hai almeno la sufficienza non giochi!" 

Più che una scuola di calcio, una scuola di vita e speriamo davvero che, aiutati non solo da seri preparatori ma anche da coscienti genitori, questi piccoli e pieni d'entusiasmo calciatori in erba sappiano far tesoro di questi preziosi insegnamenti. 

La settimana è finita. Ci rivediamo il prossimo anno?"Con queste premesse certamente si - sorridono i bergamaschi - anche perchè la settimana è volata e ci è mancato davvero il tempo per visitare questo bellissimo territorio!" 

 

 

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